giovedì 11 dicembre 2008

E' in partenza un treno per...

Affanculo!
Non vi è mai scappato di bocca?
A me sì, tante volte.
E come me, a tante persone.
Tante. Tutte universitarie. Tutte quelle che prendono il TRENO.
E' l'ennesima volta che il treno per Livorno è in ritardo, ed è l'ennesima volgarità che Trenitalia riesce a strapparmi dalla bocca. Io non vorrei, ma il rimescolamento degli acidi gastrici provocato da questa costanza, da questo impegno preso nei confronti dei viaggiatori di arrivare in ritardo mi costringe, mi obbliga moralmente a inveire contro tale società. Non è possibile, non riesco a capacitarmente: nemmeno volendo si riesce a mantenere con così tanta assiduità un impegno. La realtà supera l’immaginazione, nemmeno Tolkien aveva inventato un mondo dove ci fossero treni perennemente in ritardo. Avete mai sentito del treno per Mordor in ritardo? No? Bene, neanche io! Forse perché è non è immaginabile una cosa del genere! Forse perché entropicamente IMPOSSIBILE che accada ciò!
Dalla stazione di Pisa Centrale, ove sono ora ubicato, spero solo che il mio odio raggiunga nella forma più pura Trenitalia, per ripagarli un minimo della gentilezza che loro usano e hanno usato con uniforme continuità nei miei confronti da Settembre ad oggi.
Poi leggo di continui scioperi del personale di Trenitalia.. non si dovrebbe fare uno sciopero di noi fruitori di Trenitalia? Non potremmo fare noi per una volta un ritardo nel pagamento del biglietto? “Oh, mi scusi sig. Controllore, so di essere in ritardo per il pagamento del biglietto, ma è per ristrutturazione del mio portafoglio! Pagherò appena possibile.” Vorrei proprio vedere cosa succederebbe! Non sono certo ammessi ritardi nei pagamenti … però sui treni sì! Eh! Che gusto ci sarebbe a prendere un treno senza il brivido di non farcela? L’adrenalina delle ore 5:45 pm per prendere il treno Roma Termini che ferma a Livorno è una cosa unica … solo per persone che amano le emozioni forti. Un po’ come Platinette nuda/o. Che lotta nel fango. Con Luxuria. Nudo anche lei.
Credo che dovremmo postulare un nuovo principio fisico: il principio d’indeterminazione di Trenitalia. “Non si può mai sapere se un treno è in ritardo, e se non è in ritardo non si può sapere né il binario né l’ora cui partirà. Non esiste finito nemmeno il limite del ritardo con l’importanza del treno che tende a infinito: infatti può tendere a 0 il ritardo se tu sei in ritardo, e tendere a infinito se tu sei in orario.” (Banchieri & Albero Cit.)
Vorrei concludere questo intervento nel blog con una foto esplicativa del messaggio che vorrei mandare alle Ferrovie dello Stato:

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Din Don:
“…Ci scusiamo per il disagio!”
Din Don!



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Aggiornamento del 04/01/2009

Con la gentile concessione del fotografo (?) Edoardo Banchieri, vorrei stimolare i vostri neuroni assopiti con un gioco di abilità: "Find the Differences".
Si tratta (come dice il nome del gioco) di riuscire a trovare le differenze tra due immagini.

Ora tocca a voi, signori!

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(a sinistra: Indro Montanelli (sottile gioco di parole, nevvero?)
a destra: Andrea Albero)